Questo piatto che affonda le sue radici in Sicilia, ed è parte della nostra cultura, in quanto i prodotti che lo compongono crescono spontanei su questa terra. È un piatto povero della nostra terra, in quanto i nobili prediligevano pesci di grosso taglio. Le sarde di cui i nostri mari ne sono pieni, fanno parte della famiglia del pesce azzurro, essi hanno un alto potere nutrizionale, perché contengono, proteine ad alto valore biologico, vitamine e sali minerali. Un altro prodotto che troviamo in questo piatto è il finocchietto selvatico, dona un gusto particolare con i suoi sentori di anice, anche esso utilizzato per problemi gastro intestinale e per migliorare le funzioni renali. I capperi, questi boccioli di fiori che crescono ovunque qui da noi venivano già utilizzi nel periodo greco, descritto dal medico Dioscoride come diuretico. I pinoli possibilmente tostati che danno al piatto quel gusto affumicato, anch’esse ottime per la salute contengono zinco, vitamina B2 e potassio, calcio magnesio e vitamina E e ferro. L’uvetta passa che infonde dolcezza al piatto, ricca di calorie. Lo zafferano introdotto con l’arrivo degli arabi in Sicilia dal sapore inebriante, anch’esso utilizzato per i disturbi dell’umore, perché contiene carotenoidi. E in oltre la cipolla anch’essa contenente molte proprietà nutritive. Io personalmente a questo piatto aggiungo anche i pomodorini di Pachino dolci e saporiti. E per finire per dare quel senso di croccante mollica tostata e aromatizzata, Cosa aggiungere se non un buon bicchiere di vino bianco rigorosamente Siciliano, meglio se aromatizzato come uno zibibbo secco delle isole Siciliane, o un grillo Trapanese. Ma sopratutto “Buon Appetito”.
Aggiornamento: 29 mar 2022